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Ci stiamo piano piano avvicinando all’Open Source Week, l’evento online organizzato da RIOS, la Rete Italiana Open Source della quale Seacom è parte costituente. L’appuntamento in programma a dicembre vedrà protagonisti le voci più autorevoli del mondo open, i clienti e le loro testimonianze, workshop tecnici e focus su prodotti e soluzioni della Rete Italiana Open Source.

Ecco perché in questa rubrica abbiamo scelto di dare spazio ai componenti del network per poter presentarsi, raccontare quelli che sono gli approcci, le storie delle aziende e le loro vision dell’Open Source. Iniziamo con un’intervista doppia a Alessandro Bolgia e Davide Lamanna, responsabili rispettivamente di due realtà all’interno di RIOS come ItServicenet e Binario Etico che andiamo a illustravi qui di seguito.

 ITServiceNet è un’azienda entrata a far parte recentemente di RIOS, con sede a Verona operativa dal 2003 per assistere le aziende del territorio, offrendo servizi di consulenza informatica professionale. Una realtà che punta fortemente sull’Open Source e che è sempre alla ricerca di nuove e più performanti soluzioni, ispirati dalle richieste dei clienti. ItServiceNet rappresenta inoltre un gruppo di system integrators, che progetta e fa manutenzione di sistemi informativi per la piccola e media impresa e per la pubblica amministrazione italiana. Inoltre è partner ufficiale di NextCloud per l’Italia, la piattaforma collaborativa open source per la creazione e l’utilizzo di servizi di file hosting e dell’assistenza, design e deployment di cluster Ceph, un software che permette di implementare storage software defined.

 

Binario Etico è una Società Benefit (Benefit Corporation) che mira da sempre a coniugare tecnologia ed ecologia (Green Computing). La loro esperienza ventennale verte nelle infrastrutture IT e competenze verticali sui sistemi distribuiti cloud-native e sulla cybersecurity. Da sempre cultori di innovazione in ambito “Cloud and IT Automation” con tecnologie FOSS, Binario Etico è specializzata sul ciclo di vita del software e la gestione del runtime in ambienti cloud-native resilienti e monitorabili. Fornisce architetture cloud-native, in modalità Private o Hybrid, attraverso l’adozione di OpenStack, Kubernetes, Rancher e OpenShift. Garantisce inoltre formazione sui temi della Cloud and IT Automation, della Cybersecurity, della gestione del ciclo di vita del software e delle architetture IT moderne.

Alessandro Bolgia, ItServicenet , e Davide Lamanna, Binario Etico

Ed ora… la parola ad Alessandro e Davide!

 

1) Come si tramuta in business l’approccio open nella vostra azienda?

Alessandro: “La nostra azienda nasce open, in termini di gestione, organizzazione e tecnologia. Il business principale nasce dalla consulenza presso il cliente e si evolve nel supporto professionale in lingua italiana ai prodotti che riteniamo essere di livello enterprise”.

Davide: “Attraverso l’offerta, ci rendiamo riconosciuti come propositori e specialisti di particolari prodotti software e quindi capaci di progettare soluzioni complesse sui paradigmi che li fondano. Chiunque abbia già in uso quel software/paradigma o abbia in animo di introdurlo, ci considera tra le possibili alternative a cui rivolgersi per consulenza, formazione e supporto”.

 

2) Quali problematiche avete dovuto affrontare lavorando nel mondo nell’open e come sono state risolte?

 

Alessandro: “Le problematiche principali sono dovute alla scarsa formazione ed informazione dei clienti sulle soluzioni open, ragion per cui nelle nostre offerte esiste sempre il piano di affiancamento formativo. Inoltre talvolta il supporto IT si è dimostrato non all’altezza in contesti open e quindi siamo intervenuti noi con un team di professionisti”.

Davide: “Il problema principale è la difficoltà tecnica di far funzionare le cose. L’altra faccia della medaglia è la competenza che si acquisisce nello sforzo di superare questa difficoltà. L’esperienza così accumulata rafforza le opportunità di essere presi in considerazione per lavori di customizzazione fine”.

 

3) Quando avete realizzato di aver ottenuto grandi benefici grazie alla scelta di essere un’azienda open source?

 

Alessandro: “Direi da sempre in quanto fuori dal coro! I benefici, quindi, sono stati il guadagno di tempo da dedicare al cliente in modo costruttivo, l’ampliamento delle soluzioni da offrire grazie ai partner open style ed un incremento notevole di conoscenza, rapporti umani e fatturato”.

Davide: “Tutte le volte che riceviamo complimenti per le conoscenze e le capacità acquisite!”

Appuntamento ai prossimi giorni con le altre voci dal Mondo Open Source di RIOS…!

 

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