Reading Time: 4 minutes

Il team NASA che controlla l’unità Mars Rover ha adesso a disposizione una tecnologia di analisi dati real time basta sullo studio dei Big Data.

La tecnologia open source Elasticsearch (la stessa attualmente implementata in piattaforme come Netflix o servizi finanziari come Goldman Sachs) ha infatti il compito di pianificare le attività di Curiosity, l’unità mobile della NASA atterrata sul Pianeta Rosso nel 2012. E la prossima missione, pianificata per il 2020 con l’obiettivo primario di rilevare antiche forme di vita sul pianeta, è stata interamente modellata sulle specifiche di questo impressionante software.

 nasa_elastic

I Jet Propulsion Lab della NASA, che coordinano giornalmente le attività del Curiosity, hanno ricostruito i loro sistemi di analisi e monitoraggio dati sulla base di Elasticsearch, e sono adesso in grado di processare tutti i dati inviati dal Rover nel corso delle 4 attività di Upload giornaliero programmate.

Gli Upload di Curiosity contano decine di migliaia di Dati, includendo tutto ciò che i sensori dell’unità sono in grado di registrare durante i suoi spostamenti, come temperatura della superficie, composizione atmosferica, e informazioni precise sullo stato delle attività e degli strumenti del mezzo.

Tutte le operazioni di curiosity sono pianificate con un giorno di anticipo, sulla base dei dati registrati il giorno precedente. L’introduzione della tecnologia di analisi real time ha ridurre notevolmente i tempi necessari alla pianificazione delle attività giornaliere di Curiosity.

Elasticsearch, che ha recentemente raggiunto e superato i 50 milioni di download, permette di identificare pattern e anomalie nei dataset molt più rapidamente di prima. In questo modo è più semplice scoprire correlazioni importanti fra i dati, aumentando la portata delle ricerche e riducendo di fatto i rischi di incidenti o malfunzionamenti.

Dan Isla (Data Scientist di NASA JPL) ha dichiarato: “questa è stata un’importante evoluzione per noi, da un punto di vista operativo. Possiamo ottenere approfondimenti su dataset di giorni e giorni, o addirittura registrati nell’intera missione, in soli pochi secondi, senza alcuna latenza. In pratica possiamo interrogare in dati e ottenere risposte ancora prima di poter formulare nuove ipotesi. ”

Una delle applicazioni di Elastisearch si occupa della risoluzione delle anomalie. Quando risulta evidente che esiste un problema nel rover, i dati sullo stato del mezzo sono immediatamente disponibili per l’analisi.

Il sistema è usato inoltre per monitorare le “funzioni vitali” del rover, osservando i dati relativi ai generatori termoelettrici e i pannelli solari in dotazione all’unità. Il sistema di approvvigionamento di Curiosity rende disponibili solo 100 watt per volta, ed è dunque necessario pianificare le attività giornaliere in modo estremamente accurato. Come dice Isla, “utilizzando Elasticsearch possiamo gestire le risorse di Curiosity in modo più efficiente, e costruire un power model  in tempi molto brevi”.

2013-0925-curosity

Curiosity in azione sul suolo di Marte. Fonte: http://news.rpi.edu

Ma questo non è l’unico progetto della NASA basato su Elasticsearch. Questa tecnologia è stata infatti introdotta sul rover dopo essere stata sperimentata con successo nella missione Soil Moisture Active Packing (SMAP) dell’anno scorso. In questo caso entravano in gioco potenti radar e radiometri, utilizzati per catturare e analizzare informazioni molto precise sul livello di umidità del suolo terrestre. Viene generata ogni tre anni una mappa globale relativa alle zone umide della terra, sulla base di circa 20 miliardi di dati. Attualmente Curiosity ne ha generati “solo” 1 miliardo.

L’aspetto più interessante dell’esplorazione del suolo di Marte è forse la possibilità di scoprire se il pianeta abbia o meno ospitato forme di vita. È opinione comune che Elasticsearch velocizzerà la risposta a questa grande domanda.

Fonte: Bernard Marr, Linkedin